lunedì 12 settembre 2011

L'assurdo delle cellule cancerogene è che continuano a fagogitare il tessuto sano e l'intero corpo che le ospita fino alla morte dell'individuo e non avvertono, non ricevono segnali dell'inutilità del loro accrescimento e della dannosità per se stesse del continuare a moltiplicarsi alle spese delle cellule sane. Lo stesso accade per il debito "sovrano", l'acquisto dei BOT ecc.
Se falliscono gli stati, dove investiranno gli speculatori?
Se finisce il sangue come si nutre la sangiusuga?
Se fallisce lo stato che se ne fanno i ricchi furbi evasori dei soldi e delle proprietà che possiedono?
Chi abiterà pagando il fitto in nero, le loro case? Chi lavorerà in nero nei loro opifici, se comunque resterà un affamato? Se tutto sarà troppo costoso per essere acquistato, che varrà metterlo in commercio?
Il governo "cancerogeno" in una crisi "cancerogena" non pensa perché non sa pensare a come fare per far crescere il tessuto sano del paese. I provvedimenti pensati sono esclusivamente di ridurre il flusso sanguigno, nella speranza di ridurre l'espansione del cancro, ma il flusso ridotto alimenterà le cellule malate (più grosse ed aggressive delle sane) e ridurrà le cellule sane e il tessuto morirà.

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